Vino locale e birra
Chi si e' recato all'estero ha scelto i vini locali nei Paesi di grande tradizione enologica, gli altri hanno rinunciato al nettare di Bacco in favore della birra o addirittura dell'acqua.
Pochi i temerari che hanno assaggiato il 'vino alla banana' del Vietnam o lo Chardonnay thailandese.
Per quelli che si sono recati all'estero, l'imperativo e' stato di concedersi vino solo nei Paesi di lunga e consolidata tradizione enologica altrimenti, meglio bere birra o addirittura acqua pur di evitare i vini del luogo, considerati alla stregua di curiosita' folkloristiche da assaggiare e subito dimenticare, come il vino di banane del Vietnam o lo Chardonnay thailandese.
Fedeli al motto 'Regione che vai, vino che trovi', l'82% degli amanti del buon bere in vacanza ha bevuto Gewurtztraminer e Lagrein in Alto Adige, Marzemino e Teroldego in Trentino, Vermentino e Pigato in Liguria.
In Puglia la scelta e' caduta su Negroamaro e Primitivo di Manduria, in Toscana su Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Chianti Classico, Morellino di Scansano e Bolgheri
In Abruzzo assaggio obbligato per il Montepulciano, nelle Marche per Verdicchio e Lacrima di Morro d'Alba, in Sardegna per Vermentino e Cannonau.
In Campania ci si e' affidati a Falanghina, Fiano e Taurasi.
In Sicilia i 'campioni' locali sono stati Nero d'Avola, Grillo e Inzolia, senza dimenticare gli inarrivabili vini da meditazione della regione, dal Passito di Pantelleria al Moscato di Noto.