San valentino: a milano nasce l“urban love wine & shopping store”, vino arte e design

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Urban Love Wine & Shopping Store

Si chiama “Urban Love Wine & Shopping Store”, nasce all’insegna del motto “Gusto accessibile” e in occasione di San Valentino sarà possibile acquistarvi per oltre un mese le migliori etichette di vino abbinate alle più prestigiose ed esclusive marche del design e dell’arredamento. Da “Pane amore e fantasia” a “Vino amore e fantasia”: non si tratta di un remake del celebre film del 1953 di Luigi Comencini con protagonisti Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida, ma più semplicemente del primo spazio commerciale internazionale completamente dedicato all’abbinamento del vino, l’arte, il design e, soprattutto, lo shopping. “Urban Love Wine & Shopping Store” non poteva che nascere a Milano - in via Vittor Pisani, 2 - da un’idea di Saro Trovato, mood maker (costruttore di esperienze ed emozioni) di professione, che ha già prestato la sua opera per brand del calibro di Nescafé, Sanpellegrino, Purina, Tivoli Audio, ed è sostenuto dall’attenta supervisione vitivinicola della Famiglia Pasqua, azienda veronese presente con le sue etichette in oltre 40 paesi del Mondo, che ha creduto fortemente nel nuovo modo di proporre e vendere al pubblico il vino. “Vogliamo fare incontrare il mondo del vino con quello dello shopping metropolitano, il tutto con prezzi di un vero e proprio outlet” afferma Saro Trovato, presidente di “Found!”, la società che gestisce lo spazio commerciale sperimentale. “Non solo: il vino, per le sue qualità e per il mondo che lo genera e lo rappresenta, merita di stare al fianco delle migliori opere di design e dell’arte. Il vino è uno dei prodotti considerati più cool da New York a Tokio, e il nostro vino si fa rispettare in ogni parte del pianeta. Ecco quindi che abbiamo voluto a tutti i costi costruire uno spazio in cui far condividere diverse esperienze ed emozioni. Una risposta anche a chi cerca e vuole vivere il vino e lo shopping come momento di benessere e relax, evitando di trasmettere un’immagine ormai non al passo con i tempi”. Tanti i marchi e i brand più noti che hanno deciso di legare il loro nome all’Urban Love Wine & Shopping Store. Oltre a molte etichette del vino, sono presenti marchi del calibro di Sanbitter, che ha dedicato addirittura un’esclusiva special edition “You&Me” all’iniziativa, prodotti e marchi di design firmati Philippe Starck, la home collection di Fiorucci, i cuscini d’arredo Fat Boy, nati dall’intuizione del designer finlandese Yukka Setālā, le cantinette della DeviceStyle, con designer del calibro di Mikio Akita. Nello spazio non poteva mancare un omaggio all’urbanità grazie alla presenza di una linea di biciclette artigianali dal design decisamente “retrò”, a marchio Ranieri, fino a ieri prodotti cult rintracciabili solo su Internet e adesso disponibili al pubblico presso il primo spazio del “Gusto Accessibile”. Inoltre, in collaborazione con la più importante realtà italiana per “il diritto di essere figlio”, nasce l’iniziativa “Urban Love for Children” a favore dell’Ai.Bi, Associazione “Amici del Bambino”. Dalle magliette T-Dream al cavatappi Sundream di Alessi, dalla Rosa di Jericho simbolo della vita che non muore mai al servizio da caffè “Storie in Tazza”, tante simpatiche idee regalo per “lui&lei” con un doppio traguardo: la felicità del proprio partner e il sorriso di un bambino. Per oltre un mese sarà possibile visitare lo spazio per vivere, ma anche acquistare vere opere d’arte. Inoltre, in collaborazione con la Leo Gallerries, l’esclusiva galleria d’arte con sedi a Monza e Lugano, l’Urban Love Wine & Shopping Store propone la mostra “personale” di Andrea Fumagalli, artista pop di fama internazionale e leader insieme a Morgan della band Bluvertigo, dal titolo “Andy: Uno sguardo nel pop”. Un viaggio all’interno del mondo del pop attraverso i lavori visionari dell’artista italiano brianzolo, che fanno subito venire in mente i capolavori di Andy Warhol e Roy Lichtenstein, con la tipica attenzione all’ambiente circostante e all’influenza che su di esso esercitano i mass media e le attività commerciali, i quali permettono di creare un’interessante e approfondita analisi sul rapporto fra arte e linguaggio, fra arte e oggetto. Ma, soprattutto, i sogni e bisogni che ci portiamo dietro dall’esperienza più “fumettosa” della nostra vita, con miti del calibro di Goldrake o Lupin III.
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